La ricerca dell’anima gemella ha radici lontanissime. Tutto nasce dal mito delle due metà descritto nel Simposio di Platone, filosofo ateniese del V sec a.C. e narrato dal commediografo Aristofane. Un tempo l’uomo e la donna erano una cosa sola, perfetti e bellissimi ma, Zeus, invidioso, li divise in due e li destinò a cercarsi per tutta la vita.
Trovando l’una e l’altra avrebbero trovato l’antica perfezione perduta.
E da qui la nascita del mito delle anime gemelle: alla ricerca perenne che qualcuno possa completarci nei difetti e nelle profondità e ritrovarci specchio di se stessi negli altri.
A parte il sorriso che questa simpaticissima scena ci suscita, nella realtà, una volta che riteniamo di aver trovato l’anima gemella, cominciano le difficoltà.
Superato un periodo iniziale in cui le differenze si annullano e le diversità sembrano risorse, si comincia a confrontare con l’altro in quanto tale, in quanto universo fuori dal NOI, e questo non è facile.
Non esiste un manuale della vita di coppia e le emozioni pesano sempre tantissimo. Siamo a volte, sopraffatti da realtà che non sappiamo affrontare e le difficoltà della vita quotidiana non semplificano certo la situazione.
La difficoltà maggiore viene dal fatto che siamo nella condizione di dover armonizzare due realtà completamente diverse, due sistemi fatti di anni di esperienze, abitudini, certezze a volte granitiche.
Quale strada dunque? Rassegnarsi al fallimento o alla difficoltà costante?
No certamente! Certo, la vita di coppia non può scorrere via tranquilla come un corso d’acqua privo di corrente, ma può senz’altro essere vissuta in modo più completo e consapevole e, soprattutto, emotivamente soddisfacente.
Da questo punto di vista, l’Intelligenze Emotiva ci offre alcune chiavi di lettura molto interessanti, partendo dal necessario presupposto che bisogna essere in due a remare, e a remare nella stessa direzione.
Due non è il doppio ma il contrario di uno, della sua solitudine. Due è alleanza, filo doppio che non è spezzato – Erri De Luca
Uno dei principi fondamentali dell’Intelligenza Emotiva è la capacità di leggere le proprie emozioni e quelle degli altri. Da questo semplice (?) meccanismo, si può partire per migliorare il percorso di qualsiasi coppia.
Infatti, saper identificare le proprie emozioni – gioia, paura, rabbia, tristezza, etc – facilita in mondo enorme la struttura delle relazioni.
Partendo da qui, ecco alcuni semplici suggerimenti.
Comunicare in modo sano.
Ascoltare, ascoltare, ascoltare. Ecco, questa potrebbe essere la regola principale della buona comunicazione. Prestare la propria attenzione, dedicarsi all’altro dando realmente attenzione alle sue parole, alle sue emozioni, cercando di immedesimarsi, chiedendosi sistematicamente: cosa prova in questo memento? Cosa vuole dirmi?
E come ulteriore corollario impariamo a chiedere, fare domande. Quanto è difficile chiedere all’altro: cosa stai cercando di dirmi? Come stai? A volte una semplice domanda apre strade infinite alla comprensione… Invece, noi siamo bravissimi a costruirci un sacco di ipotesi, spesso prive di qualunque fondamento.
Spessissimo, le litigate sono caratterizzate proprio da una cronica incapacità di ascoltare l’altro, perché siamo troppo concentrati sulle nostre ragioni, su ciò che vogliamo ottenere. In questo modi ci dimentichiamo che aggredire, schiacciare l’altro non è mai una vittoria, ma sempre un colpo assestato ad un fragile vaso.
Due individui, una coppia
Le coppie adolescenziali vivono una simbiosi che a vuole si ripete nelle fasi iniziali di una relazione di adulti. Questo status tuttavia non è fisiologico.
La coppia è fatta da due individui che hanno entrambi la necessità di vivere un pezzo di strada da soli, di pensare in modo differente, di avere necessità individuali, di maturare a livello umano e professionale individualmente.
Tutto questo non si contrappone assolutamente all’idea di coppia. E’ naturale che la vita a due debba costituire l’asse portante sui cui costruire tutto il resto, ma i momenti di individualità sono necessari, tanto quanto la vita a due.
Una relazioni in cui si vieta, si blocca, si proibisce, comporta il soffocamento di una personalità che non potrà che portare problemi, prima o poi. Tutti abbiamo bisogno di un po’ di spazio per vivere, anche all’interno della coppia.
Rispettarsi e capire le esigenze dell’altro, come individuo, comprendere i suoi bisogni, permette di crescere in due, supportandosi a vicenda, e di costruire una relazione più forte, matura, vera e duratura.
L’antitesi di questo comportamento si manifesta quando cerchiamo di cambiare l’altro, senza comprendere che siamo personalità differenti, tutte meritevoli di rispetto comprensione. Questo naturalmente non vuol dire accettare in modo supino tutti i comportamenti dell’altro, senza riuscire a far valere le proprie ragioni, ma semplicemente ammettere la forza e l’importanza dell’IO individuale di ognuno.
Appartenere a qualcuno significa entrare con la propria idea nell’idea di lui o di lei e farne un sospiro di felicità – Alda Merini
Conoscenza di sé e accettazione dell’altro
Per vivere una vita di coppia equilibrata e felice bisogna conoscere molto bene se stessi. Bisogna conoscere i propri limiti, le proprie debolezze e le proprie paure.
Imparare ad accettarsi per come si è, garantisce una sicurezza che riusciamo a proiettare nella vita di coppia. La persona che non si conosce, che non si fa domande su se stessa o che, peggio, non si accetta, finisce per rovesciare le sue paure e insicurezze sull’altro.
Inoltre, un presupposto per la comprensione degli altri è la conoscenza di sé. La non conoscenza invece, ci conduce verso un’inevitabile china piena di dubbi, gelosia, insicurezza, frustrazioni. E questo naturalmente ci porta verso una relazione ricca di inquinamento emotivo, di pensieri tossici, di infelicità.
Amarsi è sicuramente una strada irta e difficile, ma piena di soddisfazioni, emozioni, sensazioni forti e intense. Il dato di fatto è che bisogna pensare alla relazione come ad un pianta che deve crescere: bisogna curarla, darle la giusta quantità d’acqua, di attenzione, rispettare i suoi tempi ed avere pazienza.
Fatto tutto questo, il risultato è sicuro: non una vita da fiaba, ma una vita di coppia bella, equilibrata e intensa!